Pizza tonda con lievito madre
Non essendo molto amante delle pizze troppo alte e soffici, da tempo ero alla ricerca di una ricetta per la pizza fatta in casa più simile possibile a quella che si trova in pizzeria, con la pasta molto morbida e sottile ed i bordi più spessi e croccanti. Ovviamente la più grande differenza sta nella cottura, perché il forno a legna ad alte temperature che si trova in pizzeria non è paragonabile al forno elettrico che comunemente abbiamo in casa. Comunque con gli ingredienti ed il procedimento che ormai sto testando da qualche mese ( ho preso spunto da Un mare di ricette merende multietniche ) sono riuscita a raggiungere dopo vari tentativi davvero un ottimo risultato!

Ingredienti
Per 4 pizze diam. cm 26
- 325 gr farina Manitoba
- 115 gr semola grano duro
- 270 gr acqua
- 150 lievito madre solido rinfrescato
- 1 cucchiaio di zucchero
- 2 cucchiai olio evo 
-1 cucchiaio sale fino
Per la farcitura
- 2 mozzarelle
- passata di pomodoro q.b.
- tanta fantasia ;)
In una ciotola ho sciolto grossolanamente il lievito nell'acqua e zucchero, aggiungendovi l'olio e la farina ed ho iniziato ad impastare con l'aiuto di un cucchiaio. Ho infine rovesciato sulla spianatoia leggermente infarinata di semola, ho aggiunto il sale ed ho iniziato a lavorare l'impasto con le mani fino ad ottenere una palla liscia ed omogenea. Ho riposto la pasta nella ciotola, ho coperto con pellicola trasparente ed ho messo a lievitare nel forno spento fino al raddoppio (4-5 ore circa). Per favorire lo spunto alla lievitazione consiglio di preriscaldare il forno a 30 gradi per qualche minuto, spegnere e poi riporre la ciotola, in modo che la temperatura dell'ambiente di lievitazione sia attorno ai 26 gradi. Una volta raddoppiato ho rovesciato nuovamente l'impasto sulla spianatoia ed ho formato i quattro panetti: con l'aiuto di un coltello ho tagliato la palla in quattro parti uguali, ed ho lavorato ognuna in modo da portare verso l'alto i tagli vivi, chiudendo l'impasto come fosse un sacchettino. Ho poi riposto i panetti così formati in un contenitore ermetico in frigorifero, fino al momento dell'utilizzo, avendo l'accortezza di rivolgere la chiusura dell'impasto verso il basso. Ho aggiunto questo passaggio perché avevo preparato con largo anticipo la pasta, ma se iniziate tutto il procedimento nel primo pomeriggio per avere pronta la pizza a cena potete tranquillamente saltare il soggiorno in frigorifero, che serve essenzialmente per rallentare la lievitazione ed evitare un probabile inacidimento della pasta. L'alternativa opposta è quella di riporre l'impasto direttamente in frigorifero per circa 24 ore: dovrete preparare l'impasto con un giorno di anticipo, ma se avete tempo ve lo consiglio, perché gli aromi rilasciati dalla lenta lievitazione in frigo conferiscono alla pizza un sapore unico! Un'ora prima della cottura ho tolto l'impasto dal frigo per favorirne un graduale ambientamento, ed ho iniziato la delicata fase della stesura. Ho versato in una comune teglia da forno un goccio d'olio, e con l'aiuto di un pennello in silicone l'ho distribuito uniformemente in modo da formare un cerchio di diametro circa 28 cm. Ho poi cosparso la superficie oleata con poca farina di semola ed ho posizionato al centro il primo panetto, sempre con la chiusura rivolta verso il basso. Con le mani leggermente unte d'olio ho iniziato a praticare una leggera pressione sull'impasto, iniziando, prima con i soli polpastrelli e poi con l'intero palmo della mano, ad allargare l'impasto fino a raggiungere il diametro desiderato. Personalmente amo la pizza molto sottile, e quindi ho cercato di stendere il più possibile ottenendo un diametro di 26 cm, ma se gradite potete lasciarla anche più spessa. L'obiettivo di questa tecnica di stesura è quello di spingere i gas della lievitazione verso l'esterno, in modo da assottigliare la parte centrale, lasciando invece il bordo più alto e gonfio. Se non avete quattro teglie a disposizione potete stendere l'impasto su un foglio di carta forno e spostarlo sulla teglia solo al momento di infornare: io ho provato entrambi i metodi ed il risultato finale è sostanzialmente uguale. Ho poi farcito le pizze con tutti gli ingredienti ad esclusione della mozzarella, che avevo precedentemente tagliato a cubetti e messo a scolare in un contenitore forato per eliminarne l'acqua. Come sempre la ricetta della pizza è molto versatile e potrete sbizzarrirvi a farcirla con ciò che più vi piace!

Ecco gli abbinamenti che ho provato finora:
- pomodoro, mozzarella, grana, origano
- pomodoro, mozzarella, prosciutto cotto
- pomodoro, mozzarella, speck a crudo
- pomodoro, mozzarella, grana, melanzane grigliate
- pomodoro, mozzarella, patate saltate, rosmarino, salame sbriciolato
Se come me non avete il fornetto per la pizza, la parte più impegnativa della ricetta è la cottura...ho preriscaldato il forno alla massima potenza ed ho infornato la prima pizza nel ripiano più basso per 3 minuti funzione ventilato, ho poi aggiunto la mozzarella e spostato il tutto nel ripiano più alto, vicino alle resistenze, funzione ventilato + grill fino a doratura ( altri tre minuti circa ). La difficoltà sta soprattutto nel calcolo dei tempi, il consiglio che posso darvi è di prepararle con un leggero anticipo, e quando sono pronte tutte rimetterle nel forno spento: in tal modo verrà bloccata la cottura ma la temperatura ancora elevata riuscirà a mantenere la croccantezza della pasta. Se non avete necessità di preparare tutte e quattro le pizze potete congelare i panetti in eccesso, che vanno avvolti prima in uno strato di carta forno e poi in un successivo strato di carta alluminio. All'occorrenza vi basterà lasciarli scongelare per qualche ora in frigo e poi a temperatura ambiente ( sempre per evitare sbalzi eccessivi ): l'impasto risulterà elastico come appena lievitato, e preparare la vostra pizza preferita sarà ancora più veloce! Buona cucina a tutti 

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