"Che buoni questi gnocchi verdi!" "Sono più saporiti perchè li ho preparati con le sgrinziole che ho raccolto in giardino". Sono anni che mia mamma cucina con queste erbe spontanee, e finalmente quest'anno mi sono presa il tempo per farmi mostrare esattamente come sono fatte e come riconoscerle! Se come me avete superato i trent'anni forse le conoscete già senza saperlo: vi ricordate quei bubbolini che facevamo scoppiare tra le dita quando eravamo piccoli? Sono proprio i calici della silene rigonfia!
Il nome scientifico è silene rigonfia, e sembra derivi da Silenus, educatore di Bacco famoso per il ventre rigonfio. Qui in Trentino si chiamano sgrinziole, ma in ogni regione esistono numerose varianti dialettali del nome volgare: verzulì, virzulì, erdulì, sgresaröi, sgrìzoi, in virtù del rumore stridulo che fanno le foglie strofinate tra loro, o s’ciopì, s’ciupitì, èrba isighéta, per il rumore legato allo scoppio del bubbolino.
La silene rigonfia è un'erba perenne alta circa 30-50cm, con foglie lanceolate di consistenza piuttosto carnosa che crescono in coppia simmetricamente rispetto al fusto. Fiorisce da marzo ad agosto nella parte superiore del fusto: il calice è rigonfio come un palloncino e percorso da venature, il fiore è composto da cinque petali di colore bianco o leggermente rosato.
La silene rigonfia è una pianta molto diffusa nelle nostre regioni, cresce fino a 1500 metri, si trova nei prati incolti, nelle radure, ai margini dei campi coltivati: l'unico accorgimento è di raccogliere le piante lontano da frutteti o da campi di coltura intensiva, perchè potrebbero essere contaminate dai fertilizzanti o pesticidi utilizzati in agricoltura specialmente in questa stagione.
In cucina può essere utilizzata in sostituzione della più comune bietola o degli spinaci, sia come verdura cotta, sia come ripieno per torte salate, frittate o pasta fresca ripiena. Le parti commestibili sono le giovani foglie ed i getti ( i germogli che crescono lateralmente ), e la raccolta avviene da marzo a fine maggio. Inoltre è possibile raccogliere e consumare anche i ricacci autunnali. La silene rigonfia è nota anche per le sue proprietà curative: è lassativa, diuretica e depurativa del fegato.
Ecco di seguito l'elenco delle ricette del blog in cui puoi utilizzare la silene rigonfia:
Gnocchi di ricotta e biete ( al posto delle biete )
Ribollita ( in aggiunta al cavolo nero )
Spaetzle agli spinaci ( al posto degli spinaci )
Strangolapreti con ricotta e spinaci ( al posto degli spinaci )