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Con l'arrivo del caldo la voglia di impastare inevitabilmente cala, ed è normale che sia così: in estate è giusto prendersela un po’ più con calma, approfittare del bel tempo per stare all’aria aperta, e dedicarsi a ciò che non si ha la possibilità di fare nel resto dell’anno.
Quindi se non hai voglia di cucinare non sentirti troppo in colpa, e goditi il meritato riposo: d’altronde, se si chiama pausa estiva un motivo ci sarà, no?
Ma, c’è un piccolo ma...Anche se siamo in vacanza, il lievito madre ha comunque bisogno delle nostre attenzioni, e non possiamo dimenticarci di lui! Anzi, con il caldo i tempi di maturazione si accorciano quindi se lo teniamo a temperatura ambiente, dovremo rinfrescarlo più spesso del solito, per evitare che inacidisca o si indebolisca troppo.
Per fortuna c’è una tecnica di conservazione, che ti spiegherò tra poco, che puoi utilizzare per mantenere il tuo lievito sano anche quando vai in vacanza. A meno che tu non faccia come me, e ti porti al mare anche il lievito!
Se hai in programma di stare via fino a un massimo di 15 giorni puoi optare per un rinfresco al doppio: ogni 100 grammi di lievito madre aggiungi 100 grammi di acqua e 200 grammi di farina. In questo modo grazie alla grande quantità di nutrimento, il lievito riuscirà a mantenersi bene anche fino a due settimane. Ti consiglio di utilizzare una farina forte ( 14%-15% di proteine ) come la farina Manitoba, in modo da rallentare al minimo il processo di lievitazione.
Per periodi di assenza oltre i 15 giorni ( o se sai già che, anche rimanendo a casa, non utilizzerai il lievito per un po’ di tempo ), hai ben due alternative:
CONGELARE IL LIEVITO: è la soluzione più semplice una volta rinfrescato e raddoppiato, anziché mettere il lievito in frigo lo metti in congelatore, dove si conserverà in salute per qualche mese. Quando deciderai di riutilizzarlo, lo sposti dal freezer al frigo per una notte ( per evitargli troppo sbalzo di temperatura ), e poi procederai con una serie di rinfreschi successivi per riattivarlo. Non ti preoccupare se i primi giorni non raddoppia: ha bisogno del giusto tempo per adattarsi alla nuova situazione
SFARINARE IL LIEVITO: è una procedura un po’ più complessa, ma che personalmente preferisco. Lo sfarinato si ottiene “togliendo” la parte liquida al lievito: senza acqua, anche se lo metti in freezer non congela, ma semplicemente si disattiva, e sarà più facile poi riattivarlo: quando deciderai di riutilizzarlo, lo andrai a togliere dal freezer e procederai a reidratarlo. Qui sotto ti spiego nel dettaglio i vari passaggi:
1) Per ogni 100 g di lievito madre aggiungi 100 g di farina
2) Frulla il composto fino ad ottenere una polvere omogenea
3) Spargi il composto su una teglia, copri con un canovaccio e lascia essiccare per qualche giorno
4) Una volta che è asciutto, riponi lo sfarinato in un sacchetto per alimenti, sigilla bene e riponi in freezer: si conserverà perfettamente per alcuni mesi
Per riattivarlo:
pesa lo sfarinato
aggiungi la metà del suo peso in acqua e impasta fino a formare una palla
lascialo a temperatura ambiente per un giorno
procedi con rinfreschi quotidiani finché non inizia a raddoppiare nelle classiche 4-5 ore
Questa è una delle tecniche spiegate nel corso avanzato Impasti di Base con Lievito Madre, che contiene una serie di nozioni teoriche e pratiche per portare la tua gestione del lievito al livello successivo.
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Se hai bisogno di altre info scrivimi pure lasciando un commento nel form qui sotto. Nel frattempo, ti auguro una meravigliosa estate piena di tanti bei momenti da conservare tra i tuoi ricordi più belli!