Reduci dalla prima influenza intestinale della stagione ci siamo fatti dieci giorni di dieta forzata, tra minestre e brodini. Ero proprio stufa di questo menù ristretto e così ho chiesto consiglio alla mia mamma, fonte inesauribile di ispirazione in cucina e non solo...Mi ha raccontato che quando ero malata da piccola mi preparava spesso il "brustolìn", una minestra a base di brodo e farina, che stupisce per la sua semplicità, ma che risulta davvero gradevole al palato!"Brustolìn" è un termine dialettale trentino che significa abbrustolito, bruciato: è proprio la farina abbrustolita che caratterizza questa minestra, conferendole un colore ambrato.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
- 1,5 lt di brodo (vegetale o di carne)
- 4 cucchiai di farina
- 25 gr. di burro
-15 gr. di olio evo
-40 gr. parmigiano grattugiato

In una pentola dai bordi alti ho versato l'olio, ho fatto sciogliere il burro ed ho aggiunto la farina mescolando con una frusta (si sono formati dei grumi, ma è normale, poi bisogna scioglierli con il brodo). Ho lasciato soffriggere la farina fino a farla imbrunire: attenzione che il limite tra imbrunire e bruciare è molto sottile..A questo punto ho inziato a versare il brodo mescolando energicamente con la frusta per rendere il composto omogeneo. La consistenza della minestra dipende dai gusti: io l'ho fatta abbastanza cremosa, tutto dipende dalla quantità di brodo che si aggiunge. Ho poi versato il parmigiano grattugiato per amalgamare il tutto ed ho servito la zuppa ben calda con una spolverata di pepe nero. La conclusione a cui sono giunta è che questa minestra non è un piatto solo da malati, ma può essere tranquillamente servita anche in altre occasioni più liete! Buona cucina a tutti

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