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Gli strangolapreti sono un piatto povero della tradizione trentina, degli gnocchi di pane raffermo arricchiti dall'utilizzo di erbe verdi: spinaci, biete, od ancora erbe selvatiche.
La prima volta che ho provato a cucinarli ho seguito la ricetta originale che avevo trovato in un libro di cucina tipica, e devo dire che il risultato rispecchiava in pieno il nome di questo piatto: nonostante l'impasto fosse molto morbido, in cottura gli strangolapreti si erano parecchio induriti, e non mi avevano per niente soddisfatto.
E così ho chiesto consiglio alla mamma, e, come per magia, ho ottenuto degli gnocchi che si sciolgono in bocca senza sfaldarsi, con un sapore molto delicato.
Il segreto? L'utilizzo dell'uovo intero al posto del solo tuorlo, del pangrattato al posto della farina e l'aggiunta di ricotta nell'impasto: ed ecco un'altra ricetta perfetta della nonna Teresa!
INGREDIENTI per 4-5 persone
Per gli gnocchi:
- 450 gr spinaci
- 100 gr pane raffermo
- 125 gr ricotta
- 1 tazza di latte
- 1 uovo
- 2/3 cucchiai di pangrattato
- sale q.b.
Per condire:
- burro q.b.
- 1-2 foglie di salvia
- parmigiano a piacere
In una pentola capiente ho lessato gli spinaci in acqua bollente salata per 5-6 minuti. Li ho poi scolati in un colapasta, li ho lasciati completamente raffreddare ed infine strizzati per eliminare tutta l'acqua assorbita. Questa operazione è molto importante, perché se eseguita correttamente permette di ridurre al minimo la successiva aggiunta di pangrattato, preservando la morbidezza del risultato finale.
Nel frattempo ho tagliato il pane raffermo a cubetti e vi ho versato sopra il latte caldo, mescolando con cura fino al suo completo assorbimento. E' preferibile che il pane sia vecchio di due-tre giorni al massimo, e consiglio di scaldare bene il latte prima di versarlo: con questi accorgimenti otterrete in pochi istanti un impasto omogeneo a cui andranno aggiunti gli altri ingredienti.
Una volta freddi, ho sminuzzato con il coltello gli spinaci e li ho incorporati all'impasto di pane: se preferite avere un composto più liscio potete tritarli con il frullatore, personalmente ho provato entrambi i metodi, e credo che con il coltello si ottenga una consistenza più particolare e venga esaltato il delicato sapore degli spinaci. Ho poi aggiunto l'uovo e la ricotta e mescolato il tutto con un mestolo fino ad ottenere un bell'impasto morbido ed amalgamato.
Se volete rendere l'impasto più ricco potete, a piacere, aggiungere anche qualche cucchiaio di parmigiano grattugiato. Ho regolato di sale ed ho iniziato ad incorporare il pangrattato poco per volta: questa operazione va fatta con cautela, perché troppo pane può compromettere la morbidezza degli gnocchi. Se vi sembra di averne aggiunto poco vi consiglio di provare a cuocerne uno per vedere come si comporta: se si disfa nell'acqua vuol dire che va aggiunto ancora del pane, se invece viene a galla l'impasto ha raggiunto la giusta consistenza.
Le prime volte questa prova sarà indispensabile, ma con l'esperienza riuscirete a sentire al tatto se il composto è troppo morbido, e vi regolerete di conseguenza.
Ho portato ad ebollizione una pentola con acqua salata, ed, aiutandomi con due cucchiaini, ho formato ad uno ad uno gli gnocchi, immergendoli direttamente nell'acqua. La cottura è abbastanza rapida, appena vengono a galla gli strangolapreti sono pronti: li ho scolati con un mestolo forato e spostati in una padella antiaderente in cui avevo fatto sciogliere poco burro. Ho aggiunto qualche cucchiaio di acqua di cottura e lasciato sul fuoco al minimo.
Nel frattempo in un pentolino ho fatto sciogliere il burro con la salvia fino a farlo imbiondire (attenzione che il limite fra dorato e bruciato è molto sottile!), e, al momento di servire, ho grattugiato un letto di parmigiano, ho sistemato gli gnocchi, li ho conditi con il burro fuso bollente, e ricoperti con un’altra spolverata di parmigiano.
Oltre ad essere buonissimi, sono un ottimo espediente per far mangiare ai vostri bimbi le verdure verdi, che solitamente non sono molto amate dai più piccoli...Da cotti si conservano per 2-3 giorni in frigorifero, o, per periodi più lunghi possono essere anche congelati: al momento dell'utilizzo basterà immergerli per pochi minuti in acqua bollente e saranno già pronti per essere conditi a piacere e gustati! Buona cucina a tutti